Guido “Il Cùmenda” Daelli

In barca sono il Cùmenda, perché odio le t-shirt e metto sempre una camicia. Sempre. Rovinata, strappata, slisa come direbbe la nonna, ma sempre e solo la camicia. Per questo al largo dell’Elba a Capitan Fracasso (un vecchio amico della scuola vela) è venuto questo soprannome. Che da allora porto con orgoglio.

Nella vita faccio il giornalista e altre cose noiose da spiegare qui. Amo il mare più che la vela. Cioé tranquilli, vado in barca dal 2002, ma non sono un talebano del meolo. Ovvero uno di quelli che vuole a tutti i costi farvi diventare uno skipper provetto. Ma se volete scoprire ad esempio che in barca siamo spesso risucchiati dal vento e non spinti, proprio come se fossimo su un aereo, ne possiamo parlare…

Purtroppo (per me) sono un irrequieto che trova in mare il posto ideale dove placare il suo “orrore da domicilio” per usare le parole di Baudlaire. Sono molto curioso e la mia scuola è stata la strada, pur avendo fatto sempre lavori certi e sicuri. Sereni, per questo piacevo molto di più alle mamme delle mie fidanzate che alle figlie, le sciùre adoravano questa mia “affidabilità e sicurezza da posto fisso”. Tutta una copertura, in realtà sono un sano cazzone…

Niente figli e niente voglia, una moglie (che condivide la non voglia), 6 moto (che non condivido con nessuno). Amo la velocità e così ogni tanto ho messo il sedere su qualche go-kart e macchina da corsa. Forse proprio perché oltre a metterci il sedere, guidavo allo stesso modo, (ma questo chi lo dice?), mi sono buttato sulle 2 ruote. Perché il vento in faccia è la cosa che ti fa sentire felice più di ogni altra cosa e il mare non è sempre sotto casa…

2 comments

  1. Comment by Davide

    Davide 8 Giugno 2016 at 11:52

    Conosco questo eterno ragazzo da quando entrambi portavamo i pantaloni corti, e posso affermare a buon titolo che non vorrei essere in mare con nessun altro. La barca è un “non luogo” dove si vive la libertà sotto forma di vento, acqua e silenzi, lontano da tutte le cazzate della vita “moderna”. Ma è anche un luogo dove serve la testa sulle spalle, dove riempire quei silenzi con conversazioni intelligenti , dove devono convivere razionalità e istinto. In questo Guido è un maestro; cazzone si , quanto basta per divertirsi e sparare cazzate, ma persona intelligente e sensibile , grande compagnia per valorizzare quei momenti sempre più rari di libertà e contatto con la natura.

  2. Comment by Guido Daelli

    Guido Daelli 8 Giugno 2016 at 14:54

    Se fossimo a Ramsey sull’Isola di Man nel Joe’s Pub, quel luogo religioso appartenuto alla divinità della velocità a due ruote Joey Dunlop, andrei a ritirare la freccetta che da queste parti si usa lanciare contro il bersaglio fra una pinta di birra e l’altra. Scoprirei che questo commento ha fatto proprio centro. Mi ci ritrovo come la punta puntualmente inserita nel piccolo bollo rosso… Colpito, perfettamente azzeccato…

    Davide ti aspetto in barca!

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